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4 Aprile 2025Il Concordato Preventivo Biennale (CPB), introdotto in Italia con la riforma fiscale 2023 (D.Lgs. n. 13/2024), è uno strumento che mira a dare certezza fiscale a determinate categorie di contribuenti. L’adesione consente di concordare con l’Agenzia delle Entrate un reddito su base biennale, sul quale calcolare le imposte, indipendentemente dal reddito effettivo.
Convenienza: quando può essere utile aderire?
L’adesione al CPB può risultare conveniente in diverse situazioni:
- Prevedibilità e stabilità – se il contribuente desidera certezza su quanto verserà al fisco per due anni, senza sorprese legate a controlli o accertamenti.
- Redditi variabili o in crescita – se ci si aspetta un incremento del reddito nei due anni coperti dal concordato, si possono bloccare le imposte su un reddito concordato più basso.
- Riduzione del rischio di accertamenti – nel biennio, l’Agenzia delle Entrate non può effettuare accertamenti sui redditi oggetto di concordato.
- Possibilità di rateizzare i versamenti -esattamente come per le ordinarie imposte, con le consuete scadenze.
Quando potrebbe non essere conveniente?
Se si prevedono redditi più bassi: in caso di difficoltà economiche, cali di fatturato o cessazione attività, il concordato potrebbe risultare oneroso.
Se si ritiene che il reddito effettivo sarà inferiore a quello proposto: si rischia di pagare più imposte del necessario.
Impegno a rispettare regole e condizioni: ad esempio, mantenere un comportamento fiscale coerente con i dati dichiarati.
Altri aspetti da valutare
L’adesione è volontaria: il contribuente valuta la proposta formulata dall’Agenzia e decide.
Nel biennio di validità del concordato, salvo nel caso di cessazione dell’attività, non è possibile revocare l’adesione.
È riservato a contribuenti soggetti agli ISA, ne sono esclusi i contribuenti soggetti a regimi speciali IVA o a determinati settori.
I contribuenti in regime forfetario possono aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB), ma solo per l’anno d’imposta 2024. A partire dal 2025 i forfetari saranno esclusi da questa possibilità.
Come valutare la convenienza?
La convenienza deve essere analizzata caso per caso, simulando:
- il reddito effettivo atteso per i due anni;
- il reddito proposto dall’Agenzia;
- l’impatto fiscale comparato.
Ottenere una forma di pianificazione fiscale necessita dell’intervento di un consulente preparato e specializzato.
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